Permanente a caldo vs Permanente a freddo: differenze

Permanente a caldo vs Permanente a freddoIn materia di acconciature per capelli, se l’obiettivo è quello di rendere i capelli ricci e vaporosi, la permanente è di certo il trattamento di lunga durata più adeguato. Obiettivo di questo post è quello di mettere a confronto due diversi metodi, vale a dire permanente a caldo vs permanente a freddo, sottolineando le differenze.

Permanente a caldo vs Permanente a freddo: differenze

Permanente a caldo: parliamo di un metodo un po’ obsoleto, dove i capelli vengono lavati con acqua basica. Nel corso del trattamento, si mantiene una temperatura elevata e di conseguenza, è piuttosto frequente la rottura dei levami covalenti S-S della cistina. Per assicurarsi che il capello assuma una nuova forma, è necessario intervenire in primo luogo con i bigodini ed in seguito con il phon per asciugarli. Occorre precisare però una cosa: con la permanente a caldo, la relazione che intercorre tra acqua basica a temperatura elevata e cistina risulta reversibile. Basta perciò asciugarli per ricostituire i legami S-S della cistina e per ritornare alla struttura iniziale. Lo stesso non si può dire nel caso di formazione di tioteri e di zolfo. La reazione è irreversibile e il capello ne esce seriamente danneggiato.

Permanente a Freddo: questo metodo oggi è in assoluto il più impiegato nei trattamenti per capelli di lunga durata, in quanto minimizza i rischi di danni. Come si esegue? La procedura è la prima differenza sostanziale tra permanente a caldo vs permanente a freddo, dato che in questo secondo caso, oltre all’acqua basica (pH 9-9,5) utilizzata per il lavaggio, viene impiegato un agente riducente, il cui scopo primario consiste nella creazione di cisteina dalla cistina e nella rottura del legame fra i due zolfi. La durata della prima parte della procedura varia tra il quarto d’ora e la mezz’ora.

Nel momento in cui al capello viene conferita una nuova forma, sempre con l’ausilio dei bigodini, si passa alla fase successiva consistente nell’ossidazione per la ricostruzione del ponte disolfuro. Alla base dell’ossidazione, viene utilizzata acqua ossigenata a pH acido con volume massimo pari a 10. In caso contrario, il capello può andare incontro alla decolorazione. Precisiamo che con la permanente a freddo i rischi di danneggiamento dei capelli sono nettamente inferiori a quelli della permanente a caldo.